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Newsletter n°18

Cari amici della Fondazione Enzo Peserico,  

avete segnato sulla vostra agenda la data del 13 marzo 2010? Il convegno “Per una società ed una economia a misura d’uomo” (vedi qui i dettagli) sarà un’occasione per incontrarci e per riflettere sulle radici della situazione di crisi nella quale ci troviamo. Lo faremo con l’aiuto di prestigiosi ospiti, che forniranno spunti di riflessione utili per leggere gli avvenimenti dell’ora presente.   Occorre anzitutto avere la consapevolezza che la crisi della quale parliamo non è solo quella economica: anzi, la crisi economica è in realtà conseguenza di una crisi ben più ampia, che trova radici in una sbagliata concezione dell’uomo. L’enciclica Caritas in veritate verte “sullo sviluppo umano integrale” (come si legge nel frontespizio) e sicuramente molti pensano che i problemi di sviluppo dei quali parla il Papa siano quelli tipici del Terzo Mondo (fame, malattie, carestie) che impediscono la crescita economica. In realtà Benedetto XVI parla dei problemi dello sviluppo anche in relazione al nostro mondo occidentale. Sì, noi c.d. paesi ricchi, “sazi e disperati“, per usare un’azzeccata espressione dell’allora Arcivescovo di Bologna, mons. Giacomo Biffi (era riferita alla sua città, ma si può applicare a tutto il nostro mondo). E se l’attuale Arcivescovo di Bologna, Mons. Carlo Caffarra, parafrasando il suo predecessore, dice che la sua città ora è anche un po’ meno sazia, anche il resto dell’Europa e del mondo occidentale non sta meglio. La bomba demografica si farà sentire, ma non nel senso che ci si aspettava: per farci un’idea, vi invitiamo a leggere l’articolo di Mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste e Presidente dell’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla Dottrina Sociale della Chiesa (a proposito, il suo Direttore, Stefano Fontana, sarà tra i relatori al nostro convegno del 13 marzo) “Non troppi: troppo vecchi“:   http://www.vanthuanobservatory.org/p/news.php?id_news=993.   Il Rapporto “World Population Ageing 2009″ del Department of Economic and Social Affairs delle Nazioni Unite (citato da Mons. Crepaldi) certifica un invecchiamento della popolazione mondiale: “Si ritiene che il processo di invecchiamento debba aumentare nel prossimo futuro, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.” La questione deve essere davvero grave se anche su un quotidiano come Repubblica, portavoce di una visione del mondo e dell’uomo tutt’altro che coincidente con il diritto naturale e la dottrina sociale cristiana, si può leggere un’analisi lucida e di buon senso come quella scritta da Umberto Galimberti il 27 gennaio 2010 (leggi qui). La nostra Nazione sta declinando: se ne accorgeranno i nostri politici? Si decideranno a varare provvedimenti a favore della famiglia? Si ridarà valore ai corpi intermedi che, se tutelati da un corretto principio di sussidiarietà, sapranno costruire una società più solidale e a misura d’uomo?  

Segreteria Fondazione Enzo Peserico

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